Gentile Visitatore,
in questa visita guidata vogliamo illustrarVi e raccontarVi la storia di questa mitica ditta costruttrice di auto sportive attraverso gli automodelli che hanno riprodotto in scala 1:43 e affini le auto della firma di Stoccarda fabbricate tra il 1948 e il 1978. Nella scelta degli automodelli illustrati si è voluto privilegiare i pezzi poco conosciuti o molto rari, anche se poco fedeli e dall'aspetto "giocattolo". Per quanto riguarda le versioni da competizione, salvo qualche raro caso, si sono illustrate solo le vetture "ufficiali".
Il fondatore della marca Porsche, Ferdinand Porsche nasce a Maffersdorf in Boemia il 3 settembre 1875. Sin da ragazzo dimostra un grande interesse per le nuove tecnologie tanto che all'Esposizione Universale del 1900 a Parigi fu presentata la Lohner-Porsche, la prima auto ibrida della storia dotata di un motore a scoppio e 4 motori elettrici posizionati sulle ruote. Lavora poi per l'Austro-Daimler e per la Mercedes. Nel 1923 la Technische Hochschule di Stoccarda gli conferisce la laurea honoris causa in ingegneria meccanica. Nel 1931 Porsche fonda a Stoccarda lo studio di progettazione ed ingegneria Dr. Ing. h.c. F. Porsche GmbH a cui ben presto collabora il figlio Ferdinand Anton Ernst Porsche, detto Ferry. Negli anni a seguire lo studio Porsche progetta le straordinarie Auto Union da Grand Prix che dominano le gare negli anni antecedenti la seconda guerra mondiale.
Adolf Hitler ripone grande fiducia nell'Ing. Porsche e lo incarica di progettare un'auto per il popolo che costi meno di 1.000 marchi. Nasce così la Volkswagen Tipo 60 (denominata dai nazisti Kraft-durch-Freunde-Wagen (KdF-Wagen)). I primi esemplari vedono la luce nel 1938, alla vigilia dello scoppio della seconda guerra mondiale. Porsche progetta anche una versione sportiva della Tipo 60 per partecipare alla corsa Berlino - Roma del 1940, denominata Tipo 64, ma lo scoppio della guerra ne impedisce il suo utilizzo.
Durante la seconda guerra mondiale lo Studio Porsche progetta per il regime nazista le camionette Kübelwagen e le auto anfibie Schwimmwagen, sulla base della Tipo 60. Porsche progetta, senza grandi fortune, anche alcuni carri armati, il più mostruoso dei quali è il Maus del peso di 188 tonnellate, che rimase però a livello di prototipo (ne furono costruiti solo 2 esemplari). Dopo la guerra Porsche viene arrestato dai francesi. Attraverso la mediazione di Carlo Abarth, Piero Dusio proprietario della Cisitalia paga un consistente riscatto in cambio del progetto Tipo 360 e Porsche viene rimesso in libertà.
Tornato in libertà Porsche rientra in Austria e a Gmünd in Carinzia corona il suo sogno di costruire automobili sportive che portino il suo nome. In piccole baracche di legno vedono la luce la Porsche 356-001, uno spider a motore centrale, e le prime Porsche 356/2 coupé con carrozzeria in alluminio. Per ridurre i costi le neonate Porsche utilizzano motore e componenti Volkswagen. Ne furono fabbricate solo 52 esemplari tra versioni coupé e cabriolet.
Nel 1950 gli americani restituiscono i beni alla famiglia Porsche che può tornare a Stoccarda e cominciare la produzione delle Porsche 356 a livello industriale nello storico stabilimento di Stoccarda- Zuffenhausen. I nuovi modelli differiscono leggermente a livello estetico dai modelli di Gmünd e hanno la carrozzeria in acciaio. Nel marzo 1951 viene fabbricato il cinquecentesimo esemplare di Porsche 356.
MINICHAMPS (WAP 020 ST2 10) Porsche 356 (T0) "Stuttgart" coupé 1954 nero
MINICHAMPS (400 065030) Porsche 356 (T0) “Stuttgart” cabriolet aperto 1954 argento
La prima partecipazione di una Porsche 356 ufficiale ad una competizione avviene alla 24 ore di Le Mans del 1951 dove fu schierata una 356 Gmünd che Porsche ritiene più leggera, aerodinamica e resistente alla torsione rispetto alle nuove 356 in acciaio costruite a Stoccarda.
Su sollecitazione di Max Hoffman, importatore in Stati Uniti della Porsche e di altri prestigiosi marchi europei, la Porsche costruisce la Tipo 540, nota come 356 America Roadster, con l'intento di ottenere una vettura più leggera, aerodinamica, compatta e maneggevole. Il fallimento della ditta Heuer, costruttrice delle carrozzerie, pone fine al progetto 540, antesignano della Speedster, dopo solo 16 esemplari costruiti.
Nei 17 anni di produzione deI modello 356 sono state fabbricate circa 76.000 autovetture nelle versioni 356, 356A, 356B e 356C. La puntigliosa precisione dei tecnici tedeschi porta a un continuo miglioramento dei modelli prodotti cosicchè, pur all'interno della stessa serie, è possibile ritrovare molti particolari estetici e meccanici diversi a seconda dell'anno di produzione.
BRUMM (R121) Porsche 356 (T0) "Stuttgart" coupé tetto aperto 1954 bordeaux
QUIRALU Porsche 356 A (T1) coupé 1956-1959 monocolore giallo oro
MINICHAMPS (WAP 020 022) Porsche 356 A (T1) 1600 Speedster aperto 1955 argento
SPARK MODEL (S1356) Porsche 356 A (T1) 1500 GS Carrera 1956 argento
MINICHAMPS (400 064220) Porsche 356 A (T1) coupé 1957 rosso rubino
MINICHAMPS (400 064230) Porsche 356 A (T1) cabriolet aperto 1957 verde oliva
SCHUCO MICRO RACER (1047) Porsche 356 A (T2) cabriolet chiuso 1957 panna-rosso mattone
MINICHAMPS (WAP 020 ST4 10) Porsche 356 B (T5) coupé 1959 rosso
MINICHAMPS (400 064320) Porsche 356 B (T5) coupé hard top 1960 rosso
MINICHAMPS (430 062361) Porsche 356 B (T6) Carrera 2 coupé 1962 nero
MINICHAMPS (430 062320) Porsche 356 C (T6) coupé 1963 blu scuro
MINICHAMPS (430 062330) Porsche 356 C (T6) cabriolet 1963 argento
Le gare automobilistiche sono sempre state nel DNA della Porsche. Negli anni '50 al modello 356 vengono affiancate anche delle vere e proprie vetture da corsa quali le 550, le 718 RSK, le RS60 e le Formula 2. Innumerevoli sono le vittorie conseguite in tutto il mondo dalle vetture ufficiali e dai piloti privati.
SPARK MODEL (S1950) Porsche 550 coupè Le Mans 1953 n° 45 argento
JOLLY MODELS (JL 072) Porsche 550 coupé Carrera Panamericana 1953 n° 152 argento
DETAIL CARS (228) Porsche 356/2 Alu coupé Carrera Panamericana 1953 n° 153 argento
BRUMM (R235A) Porsche 550 spyder Carrera Panamericana 1953 n° 159 argento
BRUMM (R195) Porsche 550 spyder 1.500 c.c. Mille Miglia 1954 n° 351 argento
BRUMM (R275) Porsche 550 spyder 1.500 c.c. Carrera Panamericana 1954 n° 55 argento
DETAIL CARS (226) Porsche 356 (T0) coupè 1300S Mille Miglia 1955 n° 244 argento
BRUMM (R149) Porsche 550 spyder 1100 c.c. Le Mans 1955 n° 49 argento
BRUMM (R193) Porsche 550 A coupé 1.500 c.c. Le Mans 1956 n° 25 argento
Nel corso degli anni '50 la Porsche produce anche trattori (come il modello SCHUCO Porsche Traktor Diesel “Junior” del 1957 illustrato nella scheda seguente) e veicoli fuoristrada (come il modello MINICHAMPS Porsche 597 “Jagdwagen” del 1955).
SCHUCO (02611) Porsche Traktor Diesel “Junior” AP 109 1957 rosso mattone
MINICHAMPS (400 065300) Porsche 597 “Jagdwagen” 1955 verde opaco
Già dal 1956 in Porsche si pensa di sostituire la 356, costruita sfruttando molte componenti meccaniche della Volkswagen, con una vettura completamente nuova ma che non stravolgesse la linea della 356, ormai nota in tutto il mondo. L'esigenza di un nuovo modello si rende necessaria dai limiti estetici e tecnici (il ridotto spazio del vano motore non permetteva di ospitare che un motore 4 cilindri) che ormai la 356 aveva palesato. Al Salone dell'automobile di Francoforte viene presentata la tipo 901 con ampie superfici vetrate, linea filante e motore 6 cilindri boxer di 1.991 cm³. La numerazione 901 è stata abbandonata in favore di 911 in seguito alla diffida della Peugeot che aveva registrato i diritti per una denominazione composta da tre cifre con uno zero nel mezzo.
Sempre di più le Porsche sono protagoniste su tutti i campi di gara di tutto il mondo. I modelli impiegati sono la 356B Carrera GTL Abarth, la F. 2, la 804 F. 1, la RS61, la 718/8 spyder, la 2000 GS-GT coupé, la 904 Carrera GTS, la 911 e la 904.8 Kanguruh. I campi di gara sono: circuiti, rally e corse in salita.
BEST MODEL (9359) Porsche 356 B Carrera GTL Abarth Le Mans 1961 n° 36 argento
SOLIDO (134-4) Porsche RS61 coupè Le Mans 1961 grigio chiaro metallizzato
QUARTZO (Q4108) Porsche 804 F. 1 1962 1° G.P. Francia 1962 n° 30 argento
SPARK MODEL (S1349) Porsche 718/8 spyder 1963 Le Mans 1963 n° 28 argento
SPARK MODEL (S1966) Porsche 2000 GS-GT coupé Le Mans 1963 n°30 argento
MINICHAMPS (430 656747) Porsche 911 2.0 “Monte” Rallye di Monte Carlo 1965 n° 147 rosso
PROVENCE MOULAGE (PM0057) Porsche 904.08 “Kanguruh” 1965 Norisring 1965 n° 2 argento
Come di consueto alla Porsche si continua a lavorare febbrilmente e i modelli vengono continuamente modificati e perfezionati. Dalla sua presentazione, avvenuta nel 1963, la 911 vede aumentare la potenza da 130 a 160 CV con il modello S introdotto nel 1966. Visto il costo elevato della 911 la Porsche introduce nel 1965 un modello più economico con motore 4 cilindri di 1.582 cm³: nasce così la Porsche 912. Nel 1966 viene introdotta la versione Targa mentre nel 1967 la gamma 911 si articola su 4 modelli: la 912 con motore 4 cilindri da 90 CV, la 911T (Touring) con motore da 110 CV, la 911L con motore da 130 CV e la 911S con motore da 160 CV. Nel 1969 la cilindrata del motore viene portata a 2.195 cm³: la 911T dispone ora di un propulsore che sviluppa 125 CV, la 911E ha 155 CV mentre la 911S dispone di 180 CV.
Nel secondo quinquennio degli anni '60 la Porsche continua a partecipare e a vincere nelle competizioni di tutto il mondo. I modelli utilizzati sono la 911, la 906, la 907, la 910, la 909, la 908 e la 917. I campi di gara sono come di consueto circuiti, rally, corse in salita e campionato Can-Am. Alla 24 ore di Le Mans, dopo tante vittorie di classe, la Porsche riesce ad arrivare prima assoluta nell'edizione del 1970, anche se con una vettura della scuderia privata Salzburg.
MÄRKLIN (1810) Porsche 910K (coda corta) coupé 1967 verde chiarissimo
MÄRKLIN (1815) Porsche 907LH (coda lunga) 1967 arancio-bianco
MINICHAMPS (WAP C20 SET 01) Porsche 911T coupè 1968 Rallye di Montecarlo 1968 n° 210 rosso scuro
MINICHAMPS (400 686849) Porsche 907K (coda corta) 12h di Sebring 1968 n° 49 bianco
EBBRO (739) Porsche 908K (coda corta) 1968 Nürburgring 1968 n° 1 bianco-arancio
PROVENCE MOULAGE (PM0068) Porsche 909 “Bergspyder” Gaisberg 1968 n° 95 bianco
VITESSE (L179B) Porsche 911S coupé Rallye di Montecarlo 1969 n° 37 rosso
BEST MODEL (9041) Porsche 908.02K spyder 1969 Brands Hatch 1969 n° 54 bianco-rosso
BEST MODEL (9106) Porsche 908.02 spyder “Flunder” 1969 bianco
JOUEF (3653) Porsche 917 coupé 4.5K (coda corta) 1969 azzurro
NOREV PLASTICA (180) Porsche 917LH (coda lunga) coupé 4.5 1969 arancio
MERCURY (309-a) Porsche 908.03 GULF Targa Florio 1970 n° 12 azzurro
SOLIDO (186) Porsche 917 K3 4,5L n° 23 Le Mans 1970 "SHELL" rosso arancio
Approfonditi studi compiuti dalla Porsche portano alla conclusione che il motore in posizione centrale è la migliore soluzione per una vettura sportiva che possa rimanere all'avanguardia della tecnologia per molti anni. Nasce così, in collaborazione con la Volkswagen, il progetto 914. Si tratta di una coupé a 2 posti con motore centrale e tettuccio amovibile disponibile in 2 versioni: 914-4 con motore Volkswagen 4 cilindri di 1.679 cm³ e potenza di 80 CV e 914-6 con motore Porsche 6 cilindri di 1.991 cm³ e potenza di 110 CV. Nel 1972 nasce la 916 una versione della 914 con motore Porsche 6 cilindri di 2.341 cm³ e 190 CV di potenza che non entra in produzione. Ne sono stati costruiti solo 11 esemplari.
Negli 8 anni compresi tra il 1971 e il 1978 la Porsche 911 continua a evolvere con versioni sempre più potenti e performanti. Nel biennio 1971 - 1972 la cilindrata sale a 2.341 cm³ e il propulsore della 911S raggiunge la potenza di 190 CV. Nel 1972 - 1973 viene prodotta la 911 Carrera RS 2.7 con motore di 2.687 cm³ e potenza di 210 CV, facilmente riconoscibile per lo spoiler posteriore "a coda d'anatra" integrato nel cofano motore in plastica. Vengono prodotte anche, in serie limitatissima, la Carrera RS 2.8 (1973) e la Carrera RS 3.0 (1974). A partire dal 1973 e fino al 1977 viene introdotta la versione con motore di 2.687cm³ con propulsori che sviluppano potenze comprese tra i 150 e i 210 CV. Dal 1975 al 1977 viene prodotta anche la 911 Carrera 3.0 e nel 1978 entra in produzione la 911 SC 3.0. Punta di diamante della produzione Porsche è la 911 Turbo 3.0 (tipo 930) prodotta tra il 1974 e il 1977, sostituita nel 1978 dalla versione 3.3 che raggiunge la potenza di 300 CV.
JOUEF évolution (1019) Porsche 911 S 2.4 coupé 1971-1972 rosso
EBBRO (264) Porsche 911 Carrera RS 2.7 coupè 1972-1973 bianco
MINICHAMPS (400 063121) Porsche 911 Carrera RS 3.0 coupé 1974 verde
DIAPET (11 - 0376) Porsche 911 (930) Turbo 3.0 coupé 1975-1977 rosso
MINICHAMPS (WAP 020 Set 06) Porsche 911 Carrera 3.0 Targa tetto aperto 1976-1977 argento
Nella stagione 1971 la Porsche schierò nel Campionato Mondiale Marche le Porsche 917 e le 908.03 dotate entrambe di 2 pinne posteriori. A Le Mans vennero schierate anche le nuove 917 a coda lunga con carrozzeria più aerodinamica (una di queste raggiunse la velocità record di 387 km/h sul rettilineo delle Hunaudières) e la 917/20 sperimentale soprannominata "maialino rosa". Nel 1972, a causa dell'esclusione delle vetture di 5.000 cm³ di cilindrata dal Campionato Mondiale Marche, la Porsche si ritirò da questo campionato per ripresentarsi nel 1973 con la Carrera RSR, spesso iscritta nella categoria Prototipi per fare esperienze da trasferire sulla Carrera dell'anno successivo. Nel 1974 infatti la Porsche, in vista del nuovo regolamento che avrebbe dovuto essere varato per il 1975 con l'introduzione di una nuova categoria definita "vetture di produzione", schierò nel Campionato Mondiale Marche la 911 Carrera RSR con motore 6 cilindri turbo di 2.142 cm³ che sviluppava circa 500 CV. Nonostante il maggior peso, rispetto ai prototipi contro cui gareggiava, la RSR Turbo giunse 2ª alla 24 ore di Le Mans con l'equipaggio Gijs van Lennep e Herbert Müller e alla 6 ore di Watkins Glen. Nel 1975, in attesa del nuovo Campionato Mondiale Marche per il Gruppo 5 e il Gruppo 6, la Porsche non schierò nelle gare vetture ufficiali.
SAFIR SUPER CHAMPION (71) Porsche 917K 5.0 coupé GULF Le Mans 1971 n° 19 azzurro-arancio
BEST MODEL (9125) Porsche 908-03 1971 GULF Targa Florio 1971 n° 4 azzurro
MINICHAMPS (430 716718) Porsche 917 coupé 5.0LH (coda lunga) 1971 GULF Le Mans 1971 n° 18 azzurro
MINICHAMPS (430 716923) Porsche 917/20 coupé "maialino rosa" Le Mans 1971 n° 23 rosa
NOREV METALLO (839) Porsche 911 Carrera RSR "Proto" 2.8 coupè MARTINI Le Mans 1973 n° 26 argento
SPARK MODEL (S3425) Porsche 911 Carrera RSR Proto 2.8 coupè MARTINI Zeltweg 1973 n° 7 argento
EBBRO (536) Porsche 911 Carrera RSR Turbo 2.1 châssis 010 "MARTINI" Le Mans 1974 n° 22 argento
Il mercato americano è sempre stato molto importante per la Porsche e la decisione della FIA di limitare a 3 litri la cilindrata delle vetture ammesse al Campionato Mondiale Marche dal 1972 spinse la Porsche a intensificare la sua partecipazione al campionato Can-Am. Le stagioni 1972 e 1973 furono dominate dalle Porsche 917/10 e 917/30 ufficiali. A causa dello strapotere della 917/30 per la stagione 1974 furono cambiati i regolamenti, riducendo la capacità dei serbatoi (nel 1973 il serbatoio di questa Porsche poteva contenere 400 litri di benzina), impedendo così alla 917/30 di poter vincere ancora. Nel 1975 la vettura fu rispolverata per tentare un record di velocità sulla pista di Talladega (Alabama, U.S.A.) dove la 917/30 con Mark Donohue infranse il record di velocità sul giro.
SPARK MODEL (S1171) Porsche 917-10 châssis 002 Can-Am STP Watkins Glen 1971 n° 20 rosso
SOLIDO (18) Porsche 917/10 TC "L&M" Can-Am 1972 bianco-argento
ELIGOR (2001) Porsche 917.30 Turbo SUNOCO Can-Am 1973 n° 6 blu-giallo
ELIGOR (2001A) Porsche 917/30 Turbo 1975 "CAM 2" record Talladega 1975 n° 6 rosso-bianco
Nei rally degli anni '70 la Porsche partecipò ufficialmente con le sue 911 a competizioni quali il Montecarlo e soprattutto il Safari rally. I tentativi, vani, di aggiudicarsi il famoso rally africano furono 4: nel 1971 (5° posto), nel 1973 (nessuna vettura al traguardo), nel 1974 (2° posto) e nel 1978 (2° e 4° posto).
UNIVERSAL HOBBIES (UH1041) Porsche 911S 2.5 coupé SEB Rallye Montecarlo 1972 n° 15 bianco-rosso
MINICHAMPS (WAP C20 SET 01) Porsche 911SC 3.0 Safari "MARTINI" East African Safari 1978 n° 14 bianco
Per il Campionato Mondiale Marche 1976 la Porsche presentò la 935 (Gruppo 5: vetture derivate dalla produzione di serie) e la 936 (Gruppo 6: vetture Sportprototipo) che proseguirono la loro carriera vittoriosa anche nelle stagioni successive.
La vettura che sarebbe diventata la Porsche 924 era un progetto inizialmente commissionato alla Porsche dalla Volkswagen per sostituire la 914 e avere in gamma una sportiva economica. Quando Volkswagen rinunciò al progetto Porsche lo fece suo. Per la prima volta alla Porsche si realizzò una vettura a motore anteriore raffreddato a liquido con trazione posteriore.
Parallelamente la Porsche progettò la 928, una vettura con motore anteriore raffreddato ad acqua e trazione posteriore, da affiancare alla 911. La gestazione fu lunghissima, anche a causa della crisi petrolifera, e fu solo nel 1978 che il modello 928 venne messo in produzione.