Dopo i primi record ottenuti a Monza nel febbraio 1958 con una Fiat Nuova 500 elaborata Abarth, Carlo Abarth decise di realizzare, in collaborazione con la Pinifarina, un siluro monoposto aerodinamico con un leggero telaio tubolare e carrozzeria in lega leggera. Le sospensioni, lo sterzo e i freni derivavano dalla Fiat 600. Per risparmiare sul peso la vettura era dotata di soli freni posteriori che servivano solo quando si doveva rientrare ai box. Il 22 settembre la vetturetta cominciò a girare ma durante la notte si verificarono 2 problemi: la rottura di un supporto del motore e i danni provocati dall'urto contro le lepri che attraversavano la pista di notte. Si decise così di montare un paraurti in tubi che fu montato sul muso. La vettura riprese i tentativi di record il 27 settembre e la sua storia viene riportata in "METRO per HACHETTE-ABARTH COLLECTION (vol. 40) Fiat Abarth Nuova 500 Record Pininfarina 2ª versione Monza settembre-ottobre 1958". La vettura pesava solo 368 kg e con il suo bicilindrico di 479 cm³ che sviluppava 36 CV poteva superare i 180 km/h.
Anno di produzione (reale):
1958
Anno di produzione (inizio):
2008